[Intervista a Paikaar-e-Zan (Lotta per i diritti delle donne)] [ Intervista della rivista New York Times]


Intervista di Kelli Kirk dell’Università del Minnesota a un membro di RAWA


Quali sono le tradizioni islamiche rispetto alle donne in Afghanistan? Questo è come la maggior parte delle società islamiche considerano le donne o in quale modo vale solo per l’Afghanistan?
Negli ultimi 14 anni le tradizioni islamiche hanno inciso profondamente sulla vita delle persone, ma ci sono molte idee scioviniste che si sono consolidate e che sono state diffuse sotto l’aspetto di tradizioni islamiche e che in realtà servono a umiliare e maltrattare le donne. Posso dire che la maggior parte delle tradizioni islamiche rispetto alle donne limita la loro libertà o ignora in qualche modo i loro diritti o altre cose ancora. La maggior parte delle tradizioni islamiche imposte sulle donne afgane è presente anche in altri paesi mussulmani, mentre ci sono delle tradizioni che non esistono in altri paesi islamici e allo stesso modo ci sono tradizioni di altri paesi mussulmani che non si trovano in Afghanistan. Per esempio, nonostante il fatto che le donne afgane vivano sotto pesanti oppressioni, per fortuna l’infibulazione femminile e i Sigha (matrimoni di breve durata) che sono la via più breve per la prostituzione e il trattamento delle donne come oggetti sessuali che sono cose legali in Iran, nella nostra società non ci sono. Invece, le restrizioni create dai talebani sulle donne afgane non esistono in altri paesi mussulmani.
Che cosa succede quando le donne deviano dalla tradizione islamica? In pubblico e a casa?
Immagino che l’evoluzione umana e l’inevitabile fluire del tempo costringerà le persone ad adattarsi alle era più moderne e questo porterà la religione (anche quella islamica) a perdere la sua posizione dogmatica nel cuore e nella mente della maggior parte delle persone e questo inciderà sulla vita di ogni giorno. La deviazione delle donne dall’islamismo - noi chiamiamo questo piuttosto adattarsi all’era tecnologica - porterà le donne ad avere maggiore libertà e aprirà i loro occhi e la loro mente senza con questo perdere la maggior parte delle basi religiose. Varie società o forze politiche trattano questo fenomeno a modo loro. Per esempio, nei paesi secolari come quelli occidentali l’allontanamento delle donne dall’islamismo sia a livello familiare che comunitario, viene considerato un problema privato e non prevede alcun tipo di punizione, ma sotto i governi fondamentalisti, queste deviazioni portano alla lapidazione o all’esecuzione da parte delle forze al potere. A livello familiare, ad eccezione di un piccolo numero di casi, queste deviazioni non sono considerate un disastro totale anche in un paese conservatore come l’Afghanistan. Qui vale la pena citare che durante gli ultimi sei anni le persone sono state trattate così male dai criminali integralisti che anche se qualcuno si mettesse a gridare contro l’Islam per le strade non attrarrebbe alcun applauso e quanto meno non avrebbe problemi dalle persone normali. In uno degli articoli di “Payam-e-Zan” è indicato il fatto che in Afghanistan un individuo si è stufato così tanto della preghiera obbligatoria che era arrivato al punto di abusare anche del Profeta Maometto in pubblico.
Gli abusi domestici sono un problema un Afghanistan? E nelle altre società islamiche?
La violenza familiare è uno dei problemi più tristi e dolorosi delle donne afgane e nella maggior parte dei paesi mussulmane. Questo problema viene favorito dagli insegnamenti islamici impartiti a uomini e donne fin dalla fanciullezza. A questo riguardo ci sono dei versetti coranici :

“Le vostre donne sono un seme da coltivare e quindi potete farne quello che volete” (2:223)

“A tutte le donne sposate (è proibito tranne quelle prigionieri che le vostre giuste mani possiedono” (4:24)

“Gli uomini hanno il potere sulle donne … ammonite quelle che si ribellano e banditele mandandole a dormire in letti separati” (4:34)

“E se pensate di non poter essere considerati bene dagli orfani sposate donne che vi sembrino brave e che vi possano dare due, tre o quattro figli” (4:3)

“… se avete toccato delle donne e non trovate acqua, andate su un terreno alto e pulito e strofinatevi il viso e le mani con la terra” (4:43)

Nel Corano ci sono parecchi versetti di questo genere.

Gli uomini giustificano il loro possesso e il loro trattamento disumano delle donne in base a questi versetti. E naturalmente c’è un grande numero di detti del Profeta Maometto o di altre fonti religiose e parecchie poesie e racconti che incidentalmente rafforzano questi versetti e tutti insiemi incidono così negativamente sugli uomini di modo che, se questi trattano una donna con un briciolo di umanità e di gentilezza, essi si sentiranno come se avessero compiuto il peggior peccato della loro vita! Nelle opere e nelle fonti citate ci sono alcune parole di compassione e di gentilezza verso le donne che però non sono riuscite a proteggere le donne contro questi figuri.

Nei paesi mussulmani in cui i principi secolari hanno trovato un po’ di spazio nella società, la profondità di queste violenze non è negativa come nei paesi infestati dal fondamentalismo. Ad ogni modo è ovvio che i problemi che devono fronteggiare le società odierne e dell’era dei computer e dell’energia atomica, non possono più trovare una risposta nell’Islamismo o in altre religioni nei modi dipinti da qualche ideologo interessato.

Gli abusi coniugali sono un mezzo accettato per rafforzare i valori e le tradizioni della fede islamica?
Sì, come ho detto prima la maggior parte degli incidenti di violenza contro le donne sono sostenute dalle tradizioni e dai valori islamici. Tuttavia, oltre a questo è un fatto che in l’Afghanistan è un paese in cui lo sciovismo maschile è del più alto livello possibile e le donne sono viste solo come schiave e come macchine per produrre figli. La maggior parte di queste opinioni senza base religiosa, è stata creata per loro.
In generale, le donne afgane sono favorevoli alle norme imposte loro dalla fede islamica?
Sì e no. Negli ultimi quattordici secoli, l’Islam è penetrato a fondo nelle donne mussulmane quando queste imparano che l’islamismo non è solo una religione che le metta in contatto con il loro creatore, ma che è anche uno stile di vita e una risposta a tutti gli interrogativi. Tuttavia, i progressi scientifici e tecnologici e i crimini commessi dai governanti mussulmani e anche l’esistenza parassitica dei cosiddetti studenti di religione che soprattutto giustificano l’oppressione di governi e governanti tirannici ha reso le donne consapevoli di quanto sia facile che questi governi e governanti abusino gravemente di una religione. Esse hanno anche imparato che essere religiose e vivere in un’era tecnologica non si escludono a vicenda. Gli abusi del nome dell’Islam negli ultimi sei anni ha avuto un ruolo straordinario nel far capire alle donne che esse non sono nate solo per servire gli uomini e che senza di loro la società non farebbe un passo in avanti. Le donne illuminate dell’Afghanistan (il cui numero però è molto limitato ancora) hanno imparato che considerare il velo come sacro o come un segno di schiavitù verso i loro uomini o non combattere per i loro diritti non sono principi islamici che debbano seguire, come viene invece detto dagli integralisti.
C’è molto dissenso fra le donne a casa sul loro ruolo in società?
Questo è più comune fra le famiglie che vivono in campagna ma meno fra quelle relativamente istruite che vivano in città.
C’è dissenso fra gli uomini afgani rispetto al trattamento delle donne? In questo caso cosa fanno per far sentire le loro voci?
I diritti delle donne sono fatti ben consolidati nell’intellighentzia afgana. Molti sostenitori maschi dei diritti delle donne hanno aperto un dialogo con l’opposizione cercando di aumentare la loro consapevolezza sia tramite scritti e discorsi o, per esempio, trattando i membri femminili della loro famiglia con umanità e rispetto davanti agli altri. Essi hanno dato sostegno alla lotta delle donne contro i nemici dei diritti e della liberazione delle donne. Sfortunatamente, non abbiamo notato un movimento massiccio di uomini a questo riguardo. Anche nei movimenti di sinistra dove si grida abbondantemente sull’uguaglianza dei sessi e la liberazione delle donne, ci sono casi di regressione idiota e di sciovinismo maschilista. La maggior parte di queste organizzazioni non ha programmi speciali sui problemi delle donne o sulla lotta per la loro liberazione.
Che problemi medici, fisici e psicologici devono affrontare le donne in conseguenza dell’oppressione che devono subire e della loro mancanza di autonomia a casa?
Per esempio se c’è un problema o un conflitto in una famiglia e la moglie è malata e ha bisogno di un medico o di medicinali, lei non sarà portata in ospedale e il marito non cercherà di trovarle un medico o dei medicinali. Dopo il governo dei talebani, un vasto numero di donne sono morte a causa della mancanza di un medico o di una medicina, sia per la proibizione di far curare le donne da un medico maschile che per la proibizione delle donne di spostarsi senza essere accompagnate da un parente maschio o ancora a causa dell’indifferenza degli uomini. A causa di queste privazioni molte donne muoiono prematuramente o vivono da invalide. Negli ultimi sei anni i suicidi delle donne hanno raggiunti livelli altissimi, mentre prima questo non era un problema. Tuttavia in passato i suicidi avvenivano soprattutto a causa delle restrizioni soffocanti nella famiglia. Nella nostra società la famiglia è la prima unità sociale dove le donne sono sottoposte a restrizioni severe e il loro spirito viene fiaccato. Queste restrizioni le preparano ad entrare nel contesto più ampio della società con accettazione pavida verso qualsiasi tipo di ingiustizia e crudeltà perpetrata contro di loro e senza emettere una sola parola di obiezione.
In Afghanistan o in altre società islamiche, il suicidio e la depressione sono un problema?
Il livello dei suicidi fra le donne afgane è alto. Infatti, in genere le persone lo considerano un eccesso di degradazione e di povertà e guardano il loro paese o la loro città fatto a pezzi in modo che ognuno muoia di una morte graduale. Se il suicidio non è stato il peccato principale dell’Islam o se il fato dei bambini non sono stati un problema, il numero dei suicidi sarebbe stato anche maggiore, soprattutto fra le donne.

Su una lettera di una donna leggiamo “quattro anni fa una ragazza che viveva accanto a me, è stata violentata dai Jehadi e in seguito un’altra ragazza è stata portata via dal vicinato. Dopo questi due incidenti, ho scoperto di essere in un tale stato di amara depressione che ho cercato di uccidermi parecchie volte. Tuttavia, ogni volta mi sono ricordata di mia madre e dei miei fratelli più giovani e quindi che non potevo compiere questo atto. Una volta, mentre stavo portando mia madre in ospedale e ho visto un talebano che frustava la schiena di mia madre malata gridando offese contro di noi, mi sentii così disperata da lanciarmi verso le macchine in corsa ma fui fermata dai passanti che avevano visto piangere mia madre e mi chiesero di smetterla. Tuttavia, non credo che troverò mai ragioni convincenti per continuare questa vita miserabile e amara”. Questa situazione è applicabile a parecchie ragazze e donne del nostro paese.

La situazione è a diversi livelli nei vari paesi mussulmani. Per quanto ne so, il numero di suicidi nei paesi fondamentalisti come l’Iran, è molto alto. Quando la vita sembra un incubo eterno senza possibilità di lottare per cambiare le cose, allora il suicidio sembra l’unica via di liberazione. Sono certa che il numero delle donne afgane con problemi psichici sia il più alto del mondo.

Le donne afgane vogliono essere liberate? In caso contrario perché?
Il desiderio di liberazione è presente naturalmente in Afghanistan, ma questo desiderio o questa potenzialità di liberazione ha ancora molta strada da fare prima di diventare azione. L’influsso di interpretazioni speciose dell’Islamismo da parte di governanti interessati e di studenti di religione non può essere preso alla leggera e in Afghanistan ogni sorta di obiezione o di richiesta dei loro diritti fondamentali da parte di una donna viene etichettato come “peccaminoso”, “immorale” oppure la donna viene etichettata come “atea” o “prostituta comunista” dai predicatori integralisti. Naturalmente questo crea timore nel cuore delle donne. Uno dei principali obbiettivi di RAWA è di distruggere questo muro di paura nel cuore delle donne afgane. La stessa RAWA è stata una delle vittime più frequenti di queste accuse meschine e idiote. Di solito le nostre manifestazioni sono attaccate dagli integralisti che usano i linguaggi più beceri. Sul nostro sito web si trovano alcune di queste offese.
A chi guardano le donne afgane quando pensano a una società in cui le donne sono trattate adeguatamente? Pensano che gli ideali occidentali siano più adeguati?
I talebani hanno distorto e diffamato in modo esteso e sistematico i pensieri occidentali. Secondo loro, qualsiasi pensiero che arrivi dall’occidente è immorale, eccessivo, perverso sessualmente e distruttivo moralmente e poi lo paragonano ai pensieri islamici pieni di bellezza nel mondo e quindi i pensieri occidentali non sono considerati adatti ai paesi mussulmani. Una volta di più la frusta della religione viene usata per tenere le donne mussulmane lontane dal femminismo o dai valori democratici di origine occidentale. La maggior parte delle organizzazioni femminili e delle attiviste donne aggiungano l’irrilevante qualifica di “Islam” davanti ai loro nomi o chiedono di non essere etichettate come “occidentalizzate” o “liberali” (brutte parole nei paesi mussulmani). RAWA, che considera la democrazia come fondamentale per una società civile, come lo sono gli altri progressi tecnologici, per questa ragione è stata attaccata da destra e da sinistra. Essi non hanno mai trovato una risposta logica alla domanda seguente: se quello che arriva dall’occidente è così cattivo perché non vanno a vivere nelle caverne, dove sarebbero salvi da ogni genere di immoralità scientifica e tecnologica. Le nostre donne hanno capito che i valori occidentali hanno soprattutto una valenza di liberazione, democrazia e diritti umani maggiori di qualsiasi altro valore. Per le donne afgane oppresse dalla più cupa forma di tirannide fondamentalista, anche la liberazione relativa di alcuni paesi mussulmani sembra un qualcosa di strano per non parlare poi della liberazione delle donne nei paesi occidentali.
Quali nuove norme hanno imposte sulle donne i talebani?
Fare click qui per vedere un elenco di alcune norme.
Come impongono i talebani queste norme sulle donne e la società?
Il governo talebano, che è anche ben rifornito di soldi e armi dai paesi stranieri, realizzano i loro decreti o con la pura forza o nel nome di Dio e Sharia (leggi islamiche). In altri termini, in una mano hanno la spada e nell’altra il Corano. Qui è dominio pubblico il fatto che se venissero bloccati i rifornimenti militari e finanziari dei loro o di altri gruppi integralisti, essi quasi certamente perderebbero le elezioni, sempre che venissero fatte in modo pulito. I partiti integralisti del Pakistan non hanno mai vinto le elezioni negli ultimi 50 anni di vita di questo paese.
Che misure reputano adeguate per punire coloro che deviano dagli standard?
Qualsiasi parola di amore fra un uomo e una donna è represso con le pallottole o la lapidazione. Le mani e i piedi di un uomo che muoia di fame che abbia rubato per nutrire la sua famiglia sono amputate. Le persone vengono fucilate o impiccate senza che la giustizia abbia il debito corso o senza prove convincenti. Le persone sono umiliate in pubblico ed esposte nelle strade o in altri luoghi pubblici per piccoli errori. Fin dall’inizio i talebani hanno fatto un uso così massiccio della violenza sconosciuto nella nostra storia. Questo serve a costringere le persone a un’obbedienza da schiavi o per tenerli sotto il costante terrore. Anche se le persone sono state usate durante la guerra, di fatto nelle loro vite sono etichettate come “nemici di Allah e del suo Profeta”.
Quale effetto emotivo c’è stato sulle donne in seguito ai talebani?
In generale le donne afgane si considerano senza speranza, schiacciate e, peggio ancora, completamente sole e dimenticate. Dopo la salita del governo fantoccio al potere, i crimini efferati dei Jehadi hanno rotto i sogni delle donne di una vita umana e giusta. Mentre non potevano immaginare una forza più oscura di quella dei Jehadi, arrivarono i talebani che sono anche peggio per la loro animosità contro le donne, per la loro ignoranza e mancanza di qualsiasi cosa di civile. Un’altra donna ha scritto in una lettera : “Dio non deve aver mai punito gli uomini e le donne come ha fatto in Afghanistan negli ultimi sei anni, anche se non conosco il peccato di questa povera nazione. Se non sto sognando e se questo non è un incubo allora perché i popoli dei paesi pacifici non sono scossi dai crimini che gli integralisti compiono nel nostro paese?”
Qual è l’opinione generale delle donne afgane rispetto ai talebani?
I talebani hanno iniziato il loro movimento con slogan anti-jehadi e di sostegno del re Zahir. Le persone, fra cui le donne, hanno ingenuamente creduto loro. Tuttavia, quando hanno marciato su Kabul e hanno iniziato con le loro esecuzioni, lapidazioni, amputazioni, gravi restrizioni agli spostamenti delle donne e all’istruzione delle stesse, frustate in pubblico, ecc. le donne e anche gli uomini hanno capito di essere governati da un branco di illetterati, ignoranti e mullah barbarici con una mentalità medievale e lacché di poteri stranieri e le persone non potranno vedere la luce del giorno finché essi siano al potere.
Alcune donne pensano che il loro trattamento sia lo stesso?
Sì, ci sono delle donne soprattutto nelle aree agricole che non vedono differenze significative fra la situazione precedente e quella attuale con i talebani.
Prima che i talebani governassero l’Afghanistan, che tipi di lavoro svolgevano le donne?
Se vi riferite al tempo pre-talebani come quello dei loro fratelli Jehadi, anch’essi avevano iniziato a licenziare le donne annunciatrici di radio e rendendo obbligatorio il velo; essi consideravano le donne di Kabul “prostitute” e i loro uomini “ruffiani”. Nel loro governo non c’era una sola donna. Non hanno avuto abbastanza tempo, altrimenti non sarebbero stati diversi dai loro fratelli talebani per l’odio verso le donne, l’istruzione, la scienza e la cultura. Ma se vi riferite ai tempi prima del 1992, le donne erano coinvolte in quasi tutti gli aspetti della vita.
Che percentuale di donne c’era in ogni settore prima dei talebani?
Non esistono statistiche precise sul numero di donne che lavorassero fuori casa. Infatti, negli ultimi 20 anni non è stato fatto alcun censimento in Afghanistan. Prima dei talebani, solo il 10% delle donne lavorava fuori casa.
Ora le donne sono in grado di lavorare? Che percentuale di donne c’è negli stessi settori?
Le donne non solo non hanno alcun diritto di lavorare (tranne come infermiere in pochi ospedali) ma non possono neppure uscire di case senza essere accompagnate da un parente di sesso maschile.
Secondo lei che cosa ha risentito di più del governo talebano?
I talebani torturano gli uomini e le donne del nostro paese non solo fisicamente, ma anche psichicamente. Essi privano sistematicamente le persone del loro autorispetto. Ma quello in cui essi hanno causato i peggiori danni è quello della perdita del senso di unità nazionale e di amicizia fra i vari gruppi etnici dell’Afghanistan.
Che risposte fuorvianti danno i talebani al pubblico per le accuse di grave oppressione e violenza delle donne?
Come ho già detto, i talebani commettono le atrocità più violente contro le donne nascondendo dietro il nome del Corano e della Sharia (legge islamica). Si sono autonominati come gli unici difensori e campioni della causa islamica e giustificano la loro oppressione e crudeltà contro le donne dicendo che serve a pulire l’Afghanistan dai mali dell’occidente e di altri infedeli e anche per creare il più puro stato islamico del mondo. Quindi, se qualcuno ha cercato di esprimere la sua opinione contro di loro sarà etichettato come “nemico dell’Islam” e se perseguono in questa strada si troverà davanti alle canne dei loro fucili.

Anche in un paese come l’Iran alcune pubblicazioni hanno considerato disumano l’atto della lapidazione e lo hanno considerato come contro il Corano, come abbiamo ripetuto anche sulle nostre pubblicazioni. Tuttavia i talebani, si sono limitati con il loro comportamento tipico a chiamarci “ Immorali e fantocci dell’occidente” ma hanno evitato di risponderci seppure solo in modo infantile come è loro solito.Come ho già detto, i talebani commettono le atrocità più violente contro le donne nascondendo dietro il nome del Corano e della Sharia (legge islamica). Si sono autonominati come gli unici difensori e campioni della causa islamica e giustificano la loro oppressione e crudeltà contro le donne dicendo che serve a pulire l’Afghanistan dai mali dell’occidente e di altri infedeli e anche per creare il più puro stato islamico del mondo. Quindi, se qualcuno ha cercato di esprimere la sua opinione contro di loro sarà etichettato come “nemico dell’Islam” e se perseguono in questa strada si troverà davanti alle canne dei loro fucili. Anche in un paese come l’Iran alcune pubblicazioni hanno considerato disumano l’atto della lapidazione e lo hanno considerato come contro il Corano, come abbiamo ripetuto anche sulle nostre pubblicazioni. Tuttavia i talebani, si sono limitati con il loro comportamento tipico a chiamarci “ Immorali e fantocci dell’occidente” ma hanno evitato di risponderci seppure solo in modo infantile come è loro solito.

RAWA e le donne afgane pensano di poter migliorare il loro problema?
Qui a RAWA noi siamo del tutto consapevoli del fatto che la nostra lotta contro il fondamentalismo e per la creazione della democrazia e della liberazione delle donne che dobbiamo fronteggiare richiede una lunga e difficile strada rivoluzionaria, il che comporta sacrifici. Sebbene oggi il movimento delle donne in Afghanistan sia una piccola forza, crediamo che diventerà gigantesca dopo che le energie di metà della popolazione si saranno unite ad essa. I 22 anni di storia di RAWA lo hanno dimostrato quando il nostro era solo un piccolo gruppo attivo in una o due province afgane e ora i nostri membri sono attivi in tutte le province afgane. Siamo certi che se riusciamo a svelare le falsità degli integralisti al nostro popolo e al mondo, riusciremo a distruggere i pilastri traballanti del fondamentalismo e un giorno grazie all’aiuto di altre forze democratiche ripuliremo il paese dalla presenza di questi gruppi armati. Noi crediamo anche che fin quando non avremo distrutto la norma del fondamentalismo, i problemi del nostro popolo e soprattutto delle donne non finiranno mai.

Le donne del nostro paese possono essere divise in tre gruppi principali. Uno di questi è il gruppo di donne che non vede alcuna differenza fra ora e il passato. Il secondo gruppo include le donne rinunciatarie e che non vedono vie di uscita. Il terzo gruppo nutre un profondo odio contro il fondamentalismo. Questo è il gruppo delle donne da organizzare e che se viene coordinato potrà far tremare le ossa dei fondamentalisti. Per RAWA l’organizzazione di queste donne è il suo obbiettivo principale.

Voi e il vostro paese state cercando l’intervento di un paese estero o di un’organizzazione
Noi vogliamo, non un paese particolare, ma le Nazioni Unite affinché invii le sue forze di pace in Afghanistan e disarmi le fazioni in guerra. Poi dovranno osservare le elezioni e il trasferimento dei poteri governativi al o ai partiti debitamente eletti (come hanno fatto in Cambogia). Tuttavia i Jehadi e i talebani considerano il disarmo come la loro fine, sarà molto duro convincerli a meno che gli stranieri ne siano convinti per primi.
Che misure avete preso voi e le donne afgane per favorire questa situazione?
In quanto organizzazione femminile siamo contrarie alla violenza e crediamo nella sofferenza umana di cui ci siamo fatte carico con il nostro lavoro per aumentare la consapevolezza fra le donne e incoraggiare coloro che combattono per i loro diritti di base. Per quanto ce lo permettano i nostri mezzi economici (che in questo periodo sono piuttosto critici) ci siamo organizzate per incoraggiare manifestazioni, conferenze, campagne pubblicitarie mediante le nostre pubblicazioni o via Internet. Siamo diventate esperte nell’uso di questo mezzo per far sentire la voce delle nostre donne al mondo e abbiamo avuto abbastanza successo.

In Afghanistan ci sono organizzazioni femminili ma a causa della loro attitudine sottomessa verso uno o l’altro gruppo fondamentalista e a causa della mancanza di volontà per una liberazione totale esse non danno né daranno mai un contributo significativo nel promuovere la consapevolezza e l’organizzazione fra le donne.

Attualmente in Afghanistan o in altri paesi islamici ci sono leggi che proteggano le donne contro casi di violenza domestica?
Le leggi contro la violenza domestica esistono in qualche modo limitato nei paesi mussulmani. Ma in Afghanistan il governo fondamentalista tratta le donne alla stregua di animali e sotto il nome dell’Islam hanno inventato norme che tengono solo le donne incatenate alle loro forze oppressive per sempre.


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