La conferenza di RAWA visto dalla stampa
19 marzo, 2001 - Peshawar


Ritagli dai giornale in Urdu, Pushtu e inglese



Relatori accusano il Pakistan di interferire negli affari dell'Afghanistan

The News International, marzo 20, 2001

Behroz Khan

PESHAWAR: Relatori afghani e pakistani ad un incontro organizzato qui lunedì scorso denunciarono il ruolo dei paesi che confinano con l'Afghanistan nella distruzione del paese attraverso il rafforzamento dei fondamentalisti.

L'incontro è stato organizzato dall'Associazione rivoluzionaria delle donne afghane (RAWA) e sono intervenuti relatori afghani, il Presidente provinciale dell'ANP Begum Nasim Wali Khan, il segretario della Commissione dei Diritti Umani del Pakistan, Afrasiyab Khattak e Afzal Khamosh, Haji Adeel e Sardar Sabir Kashmiri. Nonostante il divieto all'ultimo momento da parte del governo di frontiera di concedere la Sala Nishtar a Peshawar per l'incontro, un buon numero di persone si è radunato nella spaziosa Sala Green Shadi.

"Il ruolo del Pakistan nella distruzione dell'Afghanistan è senza precedenti. Se prima accoglieva i profughi nella sua terra mentre distruggeva l'Afghanistan, ora ha chiuso le sue frontiere alla stessa gente," disse Begum Nasim Wali Khan; ha inoltre condannato i Taleban per aver imposto la loro versione dell'Islam nel formulare la politica del paese, cosa che ha messo in luce cattiva l'Islam. "Si tratta di una crudeltà della peggiore specie verso la nazione dell'Afghanistan in nome dell'Islam."

Begum Nasim ha dichiarato il pieno sostegno del proprio partito a RAWA e a tutte le organizzazioni afghane che lottano contro le tirannie e l'oppressione. Era la prima volta che un leader dell'ANP partecipasse ad un incontro di RAWA. "Sosteniamo la lotta di RAWA contro le politiche repressive dei Taleban. I Taleban hanno svenduto la storia e l'orgoglio nazionale dell'Afghanistan in nome della religione," disse, aggiungendo che i Taleban limitano gli spostamenti delle donne e hanno negato a metà della popolazione afghana la possibilità di istruirsi nel 21° secolo.

Afrasiyab Khattak, che ha passato molti anni in autoesilio in Afghanistan, ha affermato che i paesi confinanti all'Afghanistan partecipano attivamente a cospirazioni per istallarvi un regime fantoccio. "Noi crediamo che ciò che avviene oggi in Afghanistan è determinato dai paesi esterni. Ogni paese confinante di questa sfortunata terra vuole istallarvi un governo fantoccio," disse Khattak. Quasi tutti i relatori hanno usato toni carichi di emotività; molti avevano lacrime agli occhi mentre i bambini afghani e i relatori adulti descrivevano la brutta realtà della vita in Afghanistan.

"Il governatore di questa provincia riuscirà a fermare il flusso di nuovi profughi nel Pakistan soltanto se verrà fermato il rifornimento di armi dal Pakistan," disse Afrasiyab Khattak. Il segretario della Commissione per i Diritti Umani del Pakistan ha detto che il governo pakistano era pienamente responsabile della distruzione delle statue di Buddha, poiché la decisione in merito era stata presa qui. "Le restrizioni riguardanti l'ingresso di nuovi profughi afghani sono ingiustificate e immorali," egli ha detto, aggiungendo che la pace in Afghanistan e il ripristino della democrazia sono collegati e non possono essere separati.

Una portavoce di RAWA; Saima Karim, ha detto che le fazioni in guerra nell'Afghanistan stanno cercando di ingannare le masse, invocando la religione e le differenze etniche per giustificare le crudeltà. "Né i Taleban rappresentano i Pushtun, né i Rabbani, i Masudi e altri rappresentano i Tajiki, gli Hazara e gli Uzbeki. Sono assassini crudeli del popolo afghano e guerrafondai," ha detto.

Una scenetta presentata da ragazze afghane è stata applaudita a lungo: le ragazze nascondono i libri dai Taleban sotto degli stracci; due poliziotti violano la santità della casa, uno parla Punjabi, Urdu e a volte Pushto, per indicare il coinvolgimento del Pakistan nell'Afghanistan e l'influenza del primo sui Taleban. Come purtroppo succede soltanto nei film e al teatro, la scena si conclude con l'assalto al poliziotto da parte delle ragazze.

Un dipinto preparato per l'occasion dal noto vignettista Feica sulla sorte delle donne nei campi profughi nel Pakistan è stato mostrato sul palco: "Non distruggete la storia. Vogliamo l'istruzione, la pace, l'indipendenza completa e il disarmo" fu il messaggio dell'opera di Feica, che aveva trascorso due giorni nel campo profughi di Jallozai in preparazione dell'occasione. La giovane attivista di RAWA, Marina, ricevette calorosi applausi dalla platea per il suo discorso carico di emotività in Urdu.



Begum Nasim ritiene che il Pakistan sia responsabile dei problemi dell'Afghanistan

The Statesman, 20 marzo, 2001

di Zakir Hassain

PESHAWAR: Begum Nasim Wali Khan, capo dell'A.N.P. provinciale, ha accusato il Pakistan di aver ridotto a macerie l'Afghanistan. In un discorso rivolto ad una conferenza organizzata in un albergo qui dall'Associazione rivoluzionaria delle donne afghane (RAWA) in occasione della Giornata internazionale della donna, ella ha ricordato che una volta l'Afghanistan era un bellissimo paese dove regnavano supreme la pace, le regole della legge e l'amicizia tra minoranze etniche; oggi invece è un paese che sanguina e non c'è nessuno a curare le sue ferite.

Ha detto che tutto ciò che succede lì è opera del Pakistan. I Taleban commettono atrocità, in particolare contro le donne, creando per l'Islam una cattiva reputazione. La Signora Nasim, che è anche Presidente provinciale dell'A.R.D, ha affermato che i Taleban hanno distrutto il patrimonio culturale afghano e la cultura e le tradizioni del Pakhtun, e ha condannato il massacro di più di 300 persone innocenti in Yakawlang, Bamyan. Ha detto inoltre che ritiene probabile che la devastazione dell'Afghanistan raggiungerà il Pakistan, e che in quel caso non ce ne sarà più fine.

Ha garantito agli afghani il sostegno totale del suo partito, assicurandoli che non sono profughi perché il Pakistan è casa loro.

Durante la conferenza Afrasiab Khattak, segretario della Commissione dei Diritti Umani del Pakistan, ha detto che i paesi che confinano con l'Afghanistan, e specificamente il Pakistan, l'Iran e la Russia, interferiscono negli affari dell'Afghanistan. Soltanto quando smetteranno si potrà ripristinare la pace al paese devastato dalla guerra. Ha detto che i Taleban avevano distrutto i Buddha sull'ordine del Pakistan per motivi ben precisi, osservando che il Pakistan aveva mandato nell'Afghanistan il ministro degli interni e non il ministro degli esteri.

Afrasiab ha espresso il parere che il governo pakistano dovrebbe pensare a creare campi alternativi prima di rifiutare quasi 100,000 profughi afghani. Ha criticato l'amministrazione locale per non aver permesso a RAWA di tenere la conferenza dell'8 marzo nella Sala Nishtar.

Anche Haji Mohammad Adeel, segretario dell'informazione dell'A.N.P. centrale, ha condannato il massacro di Yakawlang. Ha detto che i Taleban hanno negato alle donne l'istruzione, e che ciò che succede nell'Afghanistan non è colpa dei Jihad.

Poi Saima Karim, di RAWA, ha denunciato il massacro di Yakawlang, definendolo una grande tragedia. Ha detto che il motivo principale della distruzione dei simboli buddisti è stato per mettere pressione sui paesi del mondo perché riconoscano il governo Taleban. Ha chiesto al Pakistan di fermare il suo sostegno militare ed economico ai Taleban.

Gli organizzatori hanno detto che lo scopo della conferenza era di fare conoscere al mondo gli eccessi commessi contro il popolo, e in particolare le donne, in Afghanistan. Una mostra di libri, manifesti, fotografie e depliant hanno presentato la cultura afghana e la situazione attuale del paese.



RAWA promette di combattere contro l'estremismo

Khyber Mail, 20 marzo, 2001

di Khalid Khan Kheshgi

Peshawar: I relatori di una conferenza organizzata da RAWA lunedì scorso hanno accusato i gruppi estremisti di aver usurpato i diritti umani, distrutto il patrimonio culturale, mutilato l'identità nazionale, negato alle donne l'istruzione, massacrato migliaia di persone innocenti e soprattutto presentato al mondo l'Islam come una religione terrorista e fondamentalista.

L'associazione rivoluzionaria delle donne afghane ha organizzato qui una conferenza pubblica per la Giornata internazionale della donna. Sono intervenuti Begum Naseem Wali Khan, presidente provinciale dell'A.N.P. e dell'A.R.D., Afrasiab Khan Khattak, segretario della Commissione dei diritti umani del Pakistan, Afzal Khamoosh, leader del Partito Mazdoor Kisan, Raja Lateef Tahir, leader del J.K.L.F. e dirigenti di RAWA.

Begum Naseem Wali ha detto che la distruzione delle statue di Buddha e di altri monumenti del patrimonio culturale afghano da parte dei miliziani Taleban non era utile all'Islam, anzi serviva a provocare e a creare odio da parte di seguaci di altre religioni contro l'Islam. Ha detto inoltre che la comunità mondiale ora considera sia gli afghani che i musulmani terroristi e fondamentalisti grazie alla politica sbagliata di Mula Omar.

Ha detto poi che i combattimenti tra fazioni politiche in Afghanistan hanno provocato enormi perdite al popolo afghano; ha dato la colpa dell'attuale situazione in Afghanistan al governo pakistano, il quale oggi, dopo aver realizzato il suo disegno politico, espelle con la forza i profughi afghani dal paese e li molesta.

Begum Naseem ha condannato la violazione dei diritti umani in Afghanistan, chiedendosi come ci si possa aspettare che i barbari e analfabeti governatori dell'Afghanistan ripristinino mai i diritti fondamentali; ha espresso la paura che i combattimenti interni continui possano estendersi nel futuro all'Afghanistan: "Non consideriamo l'Afghanistan un paese alieno dalla terra dei pakhtun." Infine ha detto di apprezzare il lavoro di RAWA e ha offerto all'associazione la sua piena collaborazione.

Afrasiab Khattak ha detto che tutto ciò che succede in Afghanistan è la conseguenza del braccio di ferro tra i paesi confinanti, compresi Pakistan, Iran e Russia. "Questi sono i paesi che forniscono le armi e le altre risorse alle fazioni che combattono in Afghanistan," ha aggiunto. Ha detto che la recente distruzione delle statue nel Bamyan è avvenuta sotto la direzione del Pakistan, come mostrava la visita del Ministro pakistano agli Interni. Ha condannato l'attuale violazione dei diritti umani in Afghanistan, dicendo che la Commissione pakistana dei diritti umani avrebbe continuato ad esprimere la sua preoccupazione fino a quando la pace e la stabilità non fossero assicurate in Afghanistan e l'ingerenza di paesi stranieri negli affari dell'Afghanistan non fosse finita. Ha espresso rammarico per la decisione del governo pakistano di cacciare i profughi afghani dai campi con la forza e di arrestarli.

Le dirigenti di RAWA hanno condannato il massacro di Yakawlang e la distruzione delle statue storiche afghane per mano dei Taleban. Hanno espresso preoccupazione per la situazione di migliaia di profughi dentro e fuori dall'Afghanistan. Hanno detto che il ruolo delle Nazioni Unite a questo proposito non è soddisfacente, aggiungendo che l'ONU dovrebbe lavorare per una pace duratura in Afghanistan.

Gli organizzatori della conferenza hanno dichiarato che circa 1,500 afghani vi hanno partecipato, la maggior parte da Peshawar. La sala è stata decorata di striscioni riportanti slogan contro i Taleban e vignette che descrivevano le brutalità delle forze fondamentaliste in Afghanistan

"Le donne coscienti/consapevoli festeggiano la Giornata internazionale della donna con la risoluzione di intensificare la loro lotta contro i fondamentalisti di ogni colore, e contro i loro padroni", dichiarava uno striscione.

Sono stati letti messaggi mandati da organizzazioni nazionali e internazionali. Giovani ragazze afghane hanno cantato canti nazionali ed alla fine della conferenza hanno rappresentata una scenetta teatrale.





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