Dichiarazione di RAWA nel settimo anniversario dell’invasione degli USA in Afghanistan, 7 ottobre 2008


Né con gli USA, né con i jehadi, né con i talebani
Lunga vita alla lotta delle forze afghane democratiche e indipendenti



Sette anni fa il governo statunitense e i suoi alleati hanno legittimato l’invasione militare dell’Afghanistan facendo credere alla popolazione di tutto il mondo che avrebbero liberato le donne afghane, portato la democrazia, combattuto il terrorismo. Il nostro popolo, oppresso dal regime dei talebani, era pieno di speranze; ma presto il suo desiderio di sicurezza, democrazia e libertà è stato tradito.

Con l’insediamento del governo fantoccio di Karzai, gli USA si sono alleati di nuovo con i signori della guerra fondamentalisti, che loro stessi avevano creato. Fin dall’inizio Karzai ha ignorato le richieste del suo popolo e la fiducia che gli era stata accordata e ha scelto di compromettersi con i criminali dell’Alleanza del Nord, offrendo loro le più alte cariche governative. Il nostro popolo si è sentito maggiormente tradito; contrariamente a quanto viene dichiarato da ministri e ufficiali governativi corrotti, il paese è sempre più sotto il controllo delle mafie e le auto immolazioni, gli stupri, i rapimenti di donne e bambini sono ai più alti livelli della storia dell’Afghanistan.

Nonostante Karzai finga di condannare queste azioni, mai è stato chiesto alcun processo nei confronti degli stupratori, che vengono addirittura perdonati. Karzai stesso ha chiesto l’amnistia per degli uomini che hanno stuprato e ucciso una donna e questo lo rende corresponsabile di questo orrendo crimine.

Karzai parla sempre di libertà di parola e di democrazia mentre il giovane giornalista Parwiz Kambakhsh è in prigione con una sentenza di morte inflitta dagli uomini di Atta Mohammad, e Naseer Fayyaz, un’altro coraggioso giornalista, solo per aver criticato il governo è stato costretto a lasciare il paese a causa delle continue minacce di grossi criminali come Isamil Khan e Qasim Fahim, oltre a essere stato indagato dai servizi segreti (KHAD). Molti altri sinceri antifondamentalisti sono stati minacciati e maltrattati dai terroristi al potere.

Alla Conferenza di Parigi del giungo 2008, il governo Karzai ha chiesto 51 miliardi di dollari nonostante i fondi ricevuti negli anni passati dall’Afghanistan non siano stati spesi per la ricostruzione del paese ma per foraggiare l’enorme corruzione degli ufficiali governativi. Nel frattempo le famiglie sono costrette a vendere i propri figli a causa della povertà e della fame. La verità è che fino a ora una gran parte degli aiuti è finita nelle tasche delle mafie dell’Alleanza del Nord, di ONG nazionali e internazionali e di autorità governative corrotte. Il mondo intero dovrebbe sapere che gli aiuti internazionali stanno andando nelle mani di un governo formato da criminali fondamentalisti e tecnocrati corrotti e non per sostenere la popolazione afghana.

Nel frattempo il potere dei talebani si estende a macchia d’olio e questo dimostra la vera natura della guerra statunitense, che ha rinforzato più che mai il potere del terrorismo fondamentalista. La guerra al terrorismo è solo una scusa per giustificare il prolungarsi della presenza militare USA nel nostro paese e nell’area. Questa guerra è solo un enorme fallimento e lo hanno addirittura dichiarato in più occasioni alcuni politici e ufficiali militari americani e di altri paesi.

Invece di rimuovere dal potere i talebani e i jehadi le truppe USA e i loro alleati bombardano feste di matrimonio e sparano decine di proiettili sui civili, colpendo soprattutto donne e bambini. Inoltre, quando questi crimini vengono denunciati, gli USA negano le loro responsabilità, offrendo delle arroganti scuse solo quando l’accusa si avvale di prove.

Come RAWA ha dichiarato in più occasioni, il governo USA non ha seriamente a cuore la libertà, la democrazie e i diritti delle donne in Afghanistan. È disposto ad accettare l’insediamento di un governo anche più corrotto e antidemocratico di quello oggi al potere purché sia asservito ai suoi voleri. Per queste ragioni molti criminali sono stati liberati dalla prigione. Questo dimostra che democrazia e libertà delle donne sono enunciati privi di valore per l’amministrazione USA e per i suoi alleati. Ciò che hanno in programma è di insediare un governo composto da talebani, affiliati di Gulbuddin Hekmatyar, da membri dei partiti filosovietici (Khalq e Parcham), da membri del National Front alleati del sanguinario regime iraniano e da alcuni collaboratori dei servizi segreti occidentali così da poter controllare meglio il paese ed evitare che finisca come l’Iraq, dove la popolazione si è sollevata contro di loro. Con l’insediamento di un governo composto dai peggiori criminali nella storia afghana gli USA hanno tradito la nostra nazione, e non potranno giustificarlo con alcuna menzogna.

Una parte di intellettuali del nostro paese, ignorando che il loro ruolo dovrebbe essere quello di accrescere la consapevolezza tra la gente, stanno attizzando il fuoco delle differenze etniche, religiose e linguistiche a tal punto che alcuni ritengono i talebani forze di liberazione e gli assassini del National Front insieme ai gruppi alleati degli USA e della NATO fonti di prosperità.

Gli intellettuali afghani che credono che la liberazione del paese avverrà grazie all’aiuto degli USA non conoscono la loro storia degli Stati Uniti e soprattutto non riescono a vedere le cause del disastro degli ultimi sette anni in Afghanistan. Non esiste un singolo esempio di paese che abbia ottenuto libertà e democrazia grazie a un’invasione militare statunitense; i disastri causati dalle loro guerre sanguinose portate avanti in molti paesi del mondo sono sotto gli occhi di tutti.

RAWA ritiene che nella situazione attuale nuove elezioni non daranno un risultato migliore delle precedenti. Se tutti gli apparati dello stato continueranno a rimanere nelle mani di criminali e trafficanti di droga sotto il diretto controllo degli USA è facile che nemmeno un pugno di coraggiosi democratici troverà posto in parlamento; il futuro parlamento sarà la casa di criminali mafiosi la cui vita e il cui status dipendono unicamente da dollari, armi e sostegno USA. Se gli americani ritengono che Karzai non sia più la persona giusta presenteranno un altro personaggio a loro asservito e non consentiranno che alcun indipendente, democratico e antifondamentalista diventi un presidente votato liberamente dal suo popolo.

La dimostrazione che il desiderio di libertà del nostro popolo non ha valore sta anche nelle dichiarazioni del governo britannico, che ha detto che l’Afghanistan ha bisogno di un dittatore. Visto che sono a stretto contatto con i terroristi talebani forse, a loro parere, il dittatore adatto potrebbe essere il Mullah Omar. Forse gli USA e i loro alleati stanno tenendo sotto controllo l’orrendo spettacolo prodotto dalle loro macchine da guerra e da Mullah Omar, Rabbani, Mohaqiq, Sayyaf, Abdullah o agenti segreti come Ali Ahmed Jalalis, ma devono sapere che la nostra gente troverà il modo di sconfiggere l’ignoranza, il fondamentalismo, la misoginia dei talebani e dei jehadi.

Sappiano gli invasori che le elezioni saranno inutili sia che il dittatore che hanno in mente sarà il Mullah Omar o qualcuno in giacca e cravatta come Bache Saqao.

Sappiano gli USA o altri paesi che verranno a parlare di democrazia, pace e prosperità non creeranno in noi più alcuna aspettativa. La nostra libertà potrà essere conquistata solo dal nostro popolo. È il dovere di tutti gli intellettuali, di tutte le forze democratiche e progressiste, di coloro che vogliono l’indipendenza lottare con coraggio, cercando il sostegno della popolazione, contro la presenza degli USA e dei loro alleati e contro la dominazione dei criminali jehadi e dei talebani. Battersi contro le forze armate straniere nel paese senza combattere i talebani e i jehadi significherebbe aprire le porte al fascismo e alla mafia religiosa. E d’altra parte, combattere questo nemico dimenticando la presenza militare statunitense, i suoi alleati e questo governo burattino significherebbe arrendersi alle forze straniere. La strada di chi combatte per la libertà nel nostro paese sarà senza dubbio molto difficile e sanguinosa; ma se vogliamo essere liberi dalle catene dello straniero e dei suoi servi talebani e jehadi non dobbiamo avere paura del giudizio o della morte per trionfare.

Né con gli USA, né con i jehadi, né con i talebani, Lunga vita alla lotta delle forze afghane democratiche e indipendenti!

Associazione Rivoluzionaria delle Donne d'Afghanistan (RAWA)

7 ottobre 2008



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