Dichiarazione di RAWA in occasione del giorno nero 28 aprile


Le tenebre del 28 aprile stanno ancora dominando il nostro paese


Nel 1992, in seguito alla caduta di Kabul e della sua gente tra fuoco e fiamme, per mano dei partiti criminali legati a Pakistan, Iran e Arabia Saudita, invece di una conciliazione, RAWA sollevò lo slogan: «Il 28 aprile più sinistro del 27». A parte quei criminali, che furono e tuttora si definiscono «uomini della Jihad», e i loro servitori intellettuali, ci furono persone che definirono questo slogan banale e un insulto agli «uomini della Jihad». Allo scopo di denigrare RAWA, queste persone supportarono i responsabili degli incidenti del 28 aprile 1994.

Ma la storia che è stata scritta col sangue e il crimine non può essere riscritta con la penna e la propaganda. L'Alleanza del Nord, nonostante la rabbia espressa, la forza e il protrarsi delle minacce, il terrore, la propaganda e la cospirazione, ha fallito nel cancellare le cicatrici dei crimini commessi contro la nostra gente dalle loro sporche facce. Lo scorso anno abbiamo testimoniato che alcuni media locali, dopo aver raccolto opinioni ed interviste, definirono il 28 aprile come «la giornata nera del sangue e del crimine» e come «un'aggressione». Naturalmente se il senso di insicurezza e paura non avesse prevalso, il 95% delle persone avrebbe condannato il giorno dell'aggressione dei fondamentalisti a Kabul dopo il collasso del governo fantoccio. Adesso essi stanno testimoniando come i fattori responsabili del 28 aprile stiano bloccando la strada verso la pace e la ricostruzione di questo devastato e disastrato paese. Se i leader dell'Alleanza del Nord non furono considerati colpevoli per il 28 aprile da alcuni in passato, essi hanno dimostrato fermamente di essere gli elementi peggiori in Afghanistan.

Dopo i recenti incidenti di Herat, Mimana e Uruzgan è ormai evidente a tutti che i banditi dell'Alleanza del Nord, i quali hanno preso specifiche aree dell'Afghanistan sotto il proprio controllo e le considerano come proprietà delle loro famiglie, non sono disposti a stemperare la loro potenza e mostrare lealtà ed obbedienza ad un qualsivoglia governo centrale. Per loro è chiaro che se venissero disarmati oggi, non godrebbero più di alcuna considerazione tra le loro tribù e resterebbero soli. Durante gli incontri e le discussioni sul commercio della droga, leader della Jihad come Ismail Khan, Muhaqaq, Dostum e Rabbani, fu pronunciato anche il nome di Latif Padram. Questo non aggiungerà altre cicatrici alla condotta di questa spia iraniana, ma forse renderà più felici Ismail Khohi, Rahnaward Zaryab, Akram Usmam e altri amici poeti di questi uomini della guerra santa.

RAWA ha ripetutamente detto che compromettersi e trattare con l'Alleanza del Nord non produrrà alcun risultato per nessuno, nemmeno per il presidente Karzai. La più recente cospirazione dei suddetti criminali è l'inizio della loro nuova ondata di malefatte. Apparentemente Karzai sta cercando un modo per competere con questi rivali seguendo la via del Panjshir, come Jamaat-i-Islami e Shura-i-Nizar, riscrivendo la storia per fare di Massud un eroe, definendo i suoi seguaci come «marshaliani» e ministri e, ancora più divertente, dichiarando il Panjshir una provincia con la ridicola motivazione che i costosi servigi resi da Massud alla Jihad non hanno eguali nella scorsa decade nera. Karzai avrebbe chiamato il Panjshir come «Massud Shir» (Massud il leone) o l'Afghanistan come «Massudistan» (terra di Massud) allo scopo di continuare la mostra dei suoi elogi. Ma cambiare il nome ufficiale di una provincia con la scusa di onorare un individuo non aiuterà il paese ad andare avanti, né potrà farlo rendere un guerrigliero con le mani sporche del sangue della nostra gente l'«eroe degli eroi». Dichiarare il Panjshir come una provincia mostra chiaramente che Karzai, nel suo tentativo di conquistare i cuori e le menti della banda di Fahim, è pronto a fare qualsiasi cosa. In questa situazione le speranze sarebbero veramente minime, specialmente che Karzai fermi le loro mani, abituate a saccheggiare i miliardi di dollari che arrivano dall'estero per gli aiuti, o che arresti gli abusi di potere e le azioni illegali. Lo stesso vale per quanto riguarda Dikondi, la cui nomina a provincia ha come unico scopo rendersi amici i banditi dei comandanti Hazara e provare ad attirarsi i voti della popolazione Hazara. Non ci sono dubbi che l'intera popolazione mondiale sta ridendo davanti ai giochi infantili del governo Karzai.

Ancora una volta, sulle basi di una politica di amore e cura dei criminali della Jihad, una persona infame come Bashir Baghlani, che è stato accusato di essere dalla parte di Gulbuddin, improvvisamente appare come governatore della provincia di Farah. Lo stesso è successo con le nomine dei ministri, ambasciatori, governatori e con le persone che ricoprono un incarico nelle ambasciate e consolati dell'Afghanistan.

Da un lato diversi paesi del mondo promettono di donare 8 miliardi di dollari in aiuti, e dall'altro Karzai sta considerando la candidatura degli elementi peggiori della Jihad per alcune importanti cariche governative come il suo compito più importante. Nel frattempo queste persone si stanno preparando a saccheggiare i miliardi di dollari che stanno per arrivare. Se i sanguinari comandanti e le varie mafie venissero privati del potere, questi aiuti sarebbero una speranza per la nostra gente sia per la ricostruzione delle loro case che per il miglioramento della loro vita. Ma a causa del spettro dell'Alleanza del Nord, che è collocata in una posizione chiave, la maggior parte della popolazione può aspettarsi di vedere la collisione e le feroci battaglie tra questi ladri per aumentare la loro parte nella divisione di questi soldi. Per tale ragione noi siamo contro la consegna di questi aiuti nell'attuale situazione, dato che le persone normali non otterranno niente mentre i guerriglieri dell'Alleanza del Nord faranno del loro meglio per riempire le loro tasche ed usare questo denaro per rafforzarsi politicamente e militarmente. Questo è il motivo per cui non è sicuro insistere nel forzare il Ministero delle Finanze e il presidente della Banca dell'Afghanistan ad esprimere l'impossibilità di trasferire un conto di miliardi di dollari per gli aiuti dall'estero alla gente. È una tradizione dell'amicizia afgana di esporre i crimini e i furti dei compagni? La stabilità della moneta afgana, che rappresenta un orgoglio per il governo, è in ogni caso temporanea. Lo sviluppo economico senza una buona e stabile economia di base, così come una stabilità politica (la quale richiede di allontanare gli uomini della Jihad), è impossibile.

La corruzione è all'apice negli uffici governativi. Anwar Jekdalek, con il suo lacchè Asghari, improvvisamente confessò la loro incapacità e abbandonò la carica di sindaco di Kabul provocando molti scandali. L'argomento fondamentale non è però il loro abbandono, ma le loro brutalità e se si riesca a capire quanto essi abbiamo rubato dalle casse del comune di Kabul.

Karzai parla del bisogno della presenza delle forze internazionali per altri dieci anni, il tempo necessario cioè per costituire un esercito. Ma egli dimentica che fino a quando la principale fonte di tutti i problemi - il virus del fondamentalismo - non sarà estirpato, non potrà essere costituito alcun esercito libero dal contagio del fondamentalismo. Anche dopo 20 anni è sicuro che questo paese non vedrà mai la ricostruzione e la sdradicazione della corruzione. Lo stanziamento di 80.000 forze armate con generali che non siano fondamentalisti è possibile in tre anni, a patto che l'Alleanza del Nord non ne sia coinvolta.

Chiunque nel mondo dovrebbe sapere che lo stesso Afghanistan è vittima dei Talebani, di Gulbuddin, di Al-Qaida, dei loro fratelli religiosi dell'Alleanza del Nord, del terrore e dell'insicurezza. Neanche i barbari Talebani hanno mai toccato le ragazze e le donne o le hanno forzate a subire degli esami medici per verificare se abbiamo avuto rapporti sessuali di recente, ma Ismael Khan, questo fantoccio del regime iraniano, non è immune nel fare tali insulti ed umiliazioni contro le nostre ragazze di Herat. Questi fatti non hanno eguali in nessun altro posto del mondo.

Inoltre i fratelli di questo criminale della Jihad di Nangahar (Dean Muhammad ed altri) stanno picchiando gli artisti - sia uomini che donne - dell'università dell'intera provincia. È un segno della loro simpatia e armonia con le mafie della Jihad, Al-Qaida e Gulbuddin, i quali hanno recentemente incrementato le loro azioni terroristiche. La storia del terrore, della tortura e dell'ideologia sta per legare l'Alleanza del Nord un modo indissolubile ad Al-Qaida, ai Talebani e a Gulbuddin.

Le nubi nere del 28 aprile incombono ancora sul cielo del nostro paese. In questa situazione le forze anti-fondamentaliste e a favore della democrazia dovrebbero sollevare lo slogan «il 28 aprile più sinistro del 27» e dare una mano nella lotta per l'onore e la ricostruzione della nostra patria, e per la fine della regola dei criminali al potere.


L'Associazione rivoluzionaria delle donne dell'Afghanistan (RAWA)
27 aprile 2004






il 27 aprile, 1978, i fantocci russi presero il potere in Afghanistan
il 28 April, 1992, i fondamentalisti presero il potere dopo il crollo del regime fantoccio, e cominciò il dominio basato sul terrore e sulla distruzione.




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Foto della manifestazione di protesta di RAWA per il giorno nero.


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